Il fenomeno fisico della condensa sugli infissi si verifica quando l’aria interna, carica di umidità, entra in contatto con superfici più fredde, che causano la formazione di goccioline conseguenza del passaggio dell’acqua dallo stato gassoso a quello liquido.
Si forma, solitamente, sui vetri delle finestre e sugli angoli della cornice a contatto con le pareti, trattandosi di zone in cui è più probabile che vengano a crearsi dei ponti termici.
La formazione della condensa su infissi in alluminio non dipende, quindi, dal materiale in sé ma dalla gestione della qualità dell’aria interna e dal grado di isolamento della finestra. Non basta, infatti, scegliere un modello di infisso che sia stato realizzato in materiale isolante, ma bisogna anche controllare che la posa in opera sia perfetta, altrimenti si creano le circostanze ideali per il verificarsi della condensa.
Il legno è, ad esempio, ugualmente soggetto al fenomeno se non perfettamente isolato. Ci risulta semplicemente meno visibile per via della composizione del materiale. Il legno, infatti, assorbe l’acqua della condensa e questo, nel tempo, potrebbe provocare danni all’infisso con conseguente deformazione del legno e rischio di marcimento.
La presenza di ponti termici che favoriscono la formazione della condensa ha anche un’altra conseguenza, ossia la formazione della muffa, pericolosa per la salute e causa di problemi soprattutto alle vie respiratorie. È dunque fondamentale non attendere troppo per eliminare questi fastidi, dal momento che le ricadute non sono solo di tipo estetico o funzionale per l’infisso.
In questo articolo vedremo come evitare la condensa sugli infissi in alluminio grazie a consigli utili sulle abitudini da tenere in casa e sull’installazione degli infissi.
Come evitare la condensa sugli infissi in alluminio in casa
La condensa sui serramenti in allumino si può eliminare partendo, innanzitutto, da alcuni accorgimenti in casa.
Ci sono stanze come la cucina e il bagno che tendono a sviluppare umidità molto più facilmente poiché, quando si cucina e quando viene utilizzata l’acqua calda, la formazione del vapore tende a dirigersi verso le zone più fredde delle pareti. Per evitare che si raggiunga un’umidità del 65%, che porta alla conseguente formazione della condensa e della muffa, è importante arieggiare gli ambienti con costanza e chiudere le porte di bagno e cucina per evitare che il rischio di formazione di condensa si propaghi anche negli altri ambienti.
Se il problema dovesse persistere, può essere molto utile installare delle ventole o delle cappe aspiranti per portare esternamente l’umidità e quindi proteggere in modo migliore le pareti.
Quale che sia la stagione corrente, è fondamentale tenere aperto al mattino per qualche minuto con l’obiettivo di favorire l’ingresso di aria rinfrescante che mantenga un corretto microclima interno. A proposito di clima interno, è importante verificare che in casa ci siano sempre circa 20 gradi, dal momento che gli sbalzi termici possono provocare danni alle pareti e alle zone sensibili delle finestre.
Altro consiglio utile è quello di non far asciugare il bucato bagnato in casa e soprattutto di non appoggiare i capi al calorifero in inverno. Sono tutte azioni che fanno aumentare il tasso di umidità.
Tra le tendenze più in voga degli ultimi anni c’è quella di posizionare delle piante in casa. L’idea è sicuramente valida per l’estetica e per il comfort abitativo, ma le piante, respirando, generano umidità contribuendo, così alla formazione della condensa. Per evitare gli effetti negativi di questa scelta è dunque indispensabile ricordarsi di arieggiare casa con una certa frequenza, per tenere sotto controllo temperatura e umidità interne.
Eliminare i ponti termici per evitare la condensa sugli infissi
Il ponte termico è la causa principale della condensa e della muffa. Si verifica quando una zona dell’edificio crea dispersione, ossia permette la fuoriuscita di calore verso l’esterno.
Negli infissi in alluminio senza taglio termico la condensa si può verificare con maggior frequenza, poiché l’alluminio, essendo un metallo, è notoriamente un buon conduttore di calore. In questo caso, per eliminare il ponte termico, è necessario installare un controtelaio o un cassonetto termico.
Un’altra soluzione è la sostituzione dell’infisso con un modello a taglio termico che, come dice il nome stesso, va ad annullare il trasferimento del calore.
Se si verifica la condensa sugli infissi a taglio termico, significa che a generarla sono i ponti termici presenti in altre componenti, e non il tipo di infisso, che è stato invece creato proprio per non averne. Il problema è quindi da cercare sulla parete o nel controtelaio, se già presente.
Per ovviare a questo problema bisogna, dunque, intervenire con due operazioni: sostituzione dell’infisso o intervento sull’infisso già installato, nell’eventualità in cui si possa sostituire solo l’elemento che genera lo scambio termico.
Come abbiamo visto, per scongiurare la presenza di condensa sugli infissi in alluminio, bisogna innanzitutto agire in maniera preventiva sulle pareti, verificando che non ci siano dispersioni.
In seconda battuta, è fondamentale scegliere un infisso che non crei ponti termici e installarlo con l’ausilio di un team di professionisti per isolare termicamente la finestra.
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