La Legge di bilancio 2023 ha prorogato diverse agevolazioni fiscali che riguardano la casa. Alcuni bonus sono stati rinnovati fino al 2025, altri fino al 2024 e consentono di effettuare interventi di ristrutturazione o di riqualificazione degli edifici con una buona percentuale di risparmio.
Per la sostituzione di porte e finestre le detrazioni fiscali disponibili sono diverse e in alcuni casi non è neanche necessario affiancare a questo lavoro un progetto di ristrutturazione.
In questo approfondimento vedremo nel dettaglio tutte le detrazioni per la sostituzione degli infissi, i requisiti per ottenere i bonus infissi e le modalità di richiesta dello sconto, che variano a seconda dell’agevolazione scelta e anche in base all’importo, perché ci sono dei tetti di spesa di cui tenere conto.
Sostituzione infissi: quale tipologia scegliere
Gli infissi sono fondamentali per garantire l’isolamento acustico e termico. Sono inoltre una barriera di protezione per gli ingressi indesiderati. In base, quindi, alla collocazione dell’appartamento e alle caratteristiche dell’edificio, è importante scegliere una tipologia di finestra per il rifacimento degli infissi che tenga conto di tutte le esigenze. Per cambiare gli infissi con il bonus il consiglio è di scegliere i modelli ad alta efficienza per rendere ancora più efficace l’investimento e per aumentare anche la possibilità, se unito ad un intervento di ristrutturazione, di aumentare la percentuale di sconto.
Le finestre si distinguono per materiale, grandezza, caratteristiche tecniche e modalità di apertura.
I materiali più comuni sono il PVC, il legno e l’alluminio e si possono realizzare in diverse forme, a seconda della grandezza e dell’uso della finestra. Ci sono, ad esempio, le classiche finestre a due ante, le porte finestre per accedere a balconi e giardini e le finestre a vasistas con apertura in alto da collocare in mansarde o sottotetti o in luoghi che non hanno un affaccio esterno, come garage e seminterrati. Possono inoltre essere dotate di tapparelle, tende per ripararsi dal sole e sistemi antieffrazione, indicati soprattutto per le finestre al primo piano o nei primi piani delle abitazioni isolate.
Per quanto riguarda l’isolamento, gli infissi a taglio termico in alluminio sono i più performanti, perché uniscono la resistenza e la lavorabilità del materiale alle ottime capacità di conduzione del calore e alla riduzione dei rumori.
Il PVC è invece consigliato per l’ottimo rapporto qualità/prezzo e per la facilità di pulizia e manutenzione.
Il legno è un materiale con un ottimo isolamento termico e acustico, ma richiede maggiore attenzione per quanto riguarda la manutenzione. Risente infatti dell’azione degli agenti atmosferici.
Sostituzione infissi: bonus sicurezza 2023
Per la sostituzione dei serramenti una detrazione molto utile potrebbe essere il bonus sicurezza, che è valido anche senza un contemporaneo intervento di ristrutturazione dell’abitazione. Questa agevolazione si consiglia se l’esigenza principale è aumentare la sicurezza dell’abitazione. Il bonus sicurezza prevede infatti una detrazione fiscale del 50% sull’installazione di sistemi di antifurto, impianti di sorveglianza e allarme e per la sostituzione di infissi e accessori legati alla sicurezza, come porte blindate, inferriate, persiane e tapparelle di sicurezza.
Il tetto di spesa per questa tipologia di detrazione per sostituzione infissi è di 96,000 euro, che si possono detrarre in 10 rate annuali di pari importo sulla dichiarazione dei redditi. Non è compatibile con il bonus casa, ma è un’agevolazione a sé.
L’incentivo è valido fino al 31 dicembre 2024.
Sostituzione infissi: bonus ristrutturazione 2023
Per cambiare le finestre il bonus ristrutturazione è il più utilizzato e anche il più consigliato. Non richiede infatti particolari requisiti e consente di avere una detrazione del 50% su interventi che riguardano la manutenzione, il risanamento conservativo, il restauro e la ristrutturazione di un edificio. Si può applicare sia ad abitazioni singole sia a condomini e questo tipo di bonus ha una proroga fino al 31 dicembre 2024. Gli incentivi per la sostituzione infissi previsti nel bonus ristrutturazione possono essere richiesti con rateizzazione dall’Agenzia dell’Entrate per 10 anni, con sconto immediato in fattura o con cessione del credito. Nella scelta dell’infisso o del serramento da sostituire non ci sono vincoli per quanto riguarda le misure e questo è molto importante se si desidera fare delle variazioni rispetto alla collocazione e alla grandezza delle precedenti finestre.
Sostituzione infissi: ecobonus 2023
L’ecobonus è un’agevolazione per la casa pensata per chi decide di riqualificare a livello energetico la propria abitazione. Rientrano nei lavori ammissibili la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauto, la ristrutturazione edilizia e il risanamento conservativo e ogni lavoro deve avere come obiettivo l’ottimizzazione dei consumi.
Per la sostituzione infissi con l’ecobonus bisogna infatti considerare alcune limitazioni previste dall’incentivo:
- gli infissi devono avere un valore di trasmittanza termica specifico in base alla zona climatica in cui ricade l’edificio;
- le misure non possono essere modificate e i mq totali non devono essere superiori rispetto alla situazione iniziale.
L’ecobonus per gli infissi 2023 prevede una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 120,000 euro. Si può rateizzare l’importo in 10 anni oppure richiedere lo sconto immediato in fattura o la cessione del credito. Scade il 31 dicembre 2024.
L’ecobonus per gli infissi si consiglia se la sostituzione rientra in un intervento più generale di riqualificazione. L’agevolazione, infatti, permette anche di avere percentuali maggiori di sconto se l’intervento di ristrutturazione ha un forte impatto sull’abbattimento dei consumi e delle emissioni, come il cappotto termico.
Sostituzione infissi: superbonus 110% 2023
Il superbonus nel 2023 ha subìto numerose modifiche e per accedervi è importante avere un progetto ben delineato di riqualificazione dell’edificio.
Per la sostituzione dei serramenti la detrazione va infatti inserita insieme ad un intervento trainante, ossia un lavoro che consente di aumentare di almeno due classi la classificazione energetica dell’efficienza. In più, il cambio degli infissi con questo bonus è possibile solo se non si modificano le misure se si tratta di una sostituzione di finestre già esistenti.
Come si calcola la detrazione iva per la sostituzione infissi
Un aspetto molto importante da tenere in considerazione quando si effettua una sostituzione infissi con la detrazione è conoscere come viene calcolata l’iva sugli infissi. Viene, infatti, applicata l’iva al 22% sui beni significativi, ossia gli infissi esterni e interni, e l’iva al 10% per le parti staccate, ossia zanzariere, tapparelle, inferriate, elementi di rifinitura, controtelai. E se il valore dei beni non significativi supera quello del bene significativo, sarà applicata l’iva al 10% sull’intera fattura.
Il consiglio è di affidarsi a esperti per capire se c’è la possibilità, anche nel calcolo dell’iva, di avere un ulteriore sconto.
Come richiedere le detrazioni per la sostituzione infissi
Per richiedere le detrazioni per gli infissi 2023 è necessario conservare le fatture pagare con metodi di pagamento tracciabili, come il bonifico. In più, per usufruire degli incentivi per il cambio infissi è necessario tenere presente i requisiti stabiliti da Enea per la sostituzione degli infissi, ossia i criteri di trasmittanza termica e il rispetto delle norme nazionali e locali edilizie e urbanistiche.
Se si ottiene la detrazione per gli infissi 2023 con il superbonus o Ecobonus, vanno anche consegnati altri documenti, come l’asseverazione tecnica, l’APE e, per il superbonus il visto di conformità, in ottemperanza al decreto antifrode 157 dell’11 novembre 2021.
Per la riscossione, le modalità possibili sono tre, e variano a seconda del bonus per cambiare gli infissi al quale si accede: cessione del credito, sconto immediato in fattura e detrazione Irpef o Iras.
Per lo sconto in fattura per gli infissi 2023 si può usufruire della percentuale della detrazione direttamente al momento del pagamento, con il vantaggio di non dover anticipare l’importo. Per la cessione del credito è invece un ente terzo, come le banche, a farsi carico di scontare l’importo.
Se desideri cambiare gli infissi con gli incentivi fiscali disponibili, puoi rivolgerti a Dama Design, azienda specializzata nell’installazione e nella manutenzione di infissi.
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