Il vetro dell’infisso è la parte più importante della finestra e ne determina la qualità complessiva. Basti pensare che rappresenta il 90% del serramento e, insieme al materiale del telaio, incide sulla luminosità, l’isolamento termico e acustico e sulla resistenza all’azione degli agenti atmosferici. Quando si devono scegliere, quindi, i nuovi infissi è indispensabile, oltre a valutare i tipi di infissi, anche conoscere nel dettaglio le caratteristiche del vetro, per comprendere qual è il più idoneo all’abitazione sulla quale verrà installata la nuova finestra.
La guida pratica che abbiamo elaborato aiuterà tutte le persone che stanno per sostituire i propri infissi o per acquistare quelli per una nuova abitazione a selezionare i migliori vetri per infissi per la propria casa.
Vetri per infissi: cosa dice la normativa
La normativa UNI 7697, entrata in vigore nel 2014, sancisce l‘obbligo in Italia di installare nelle abitazioni finestre con vetri di sicurezza. L’obiettivo è evitare incidenti domestici, che in alcuni casi possono essere anche mortali.
Per questo motivo le finestre sono dotate di vetri antinfortunio e possono essere di due tipologie:
- con vetro temperato;
- con vetro stratificato.
Il vetro temperato viene realizzato con un processo di riscaldamento del vetro che supera i 600° celsius, al quale segue un rapido raffreddamento che ha lo scopo di fermare la superficie del vetro in uno stato di compressione e all’interno in uno stato di tensione. In caso di rottura, i vetri di questo tipo si frantumano in piccoli pezzi, risultando completamente innocui per le persone.
Il vetro stratificato è invece dotato nella parte interna di una pellicola di PVB (Polivinilbutirrale), un materiale plastico che tiene unito il vetro anche in caso di rottura. I vetri stratificati si suddividono a loro volta in varie categorie, perché sono pensati anche per proteggersi dalle effrazioni e dalle esplosioni. Abbiamo quindi: i vetri anticaduta, i vetri antivandalismo e anticrimine, i vetri antiproiettili e antiesplosione. Rispetto ai vetri temperati, i vetri stratificati hanno prestazioni acustiche maggiori. In caso di rottura le schegge di vetro restano ancorate alla pellicola e non ci sono rischi per le persone.
Nella scelta del tipo di vetro per le finestre, è importante considerare la localizzazione della casa, il rischio di subire ingressi indesiderati, percentuale più alta per le case a pian terreno, le esigenze di luminosità e le condizioni climatiche.
Una volta stabiliti questi parametri diventa anche più facile scegliere le caratteristiche dei tipi di vetro per porte e finestre per la propria abitazione.
Vetri per infissi: le caratteristiche
Quando si pensa alla finestra, viene subito in mente l’apporto di luce che dona agli ambienti, ed è sicuramente una delle sue principali funzioni. Per renderla efficiente al 100% ci sono anche altre caratteristiche da considerare, che sono sicuramente meno immediate, ma che fanno la differenza, soprattutto in particolari contesti. Si pensi ad esempio all’importanza di finestre antirumore se si vive in zone molto trafficate o al centro delle città e dei paesi.
Un vetro di qualità, per essere definito tale deve avere:
- una buona trasmittanza: la Trasmittanza Luminosa (TL) è una grandezza fisica che calcola quanta luce visibile passa attraverso il vetro. Maggiore è l’indice TL, maggiore sarà la luce in ingresso. Il valore è influenzato dal tipo di vetro, dal numero e dallo spessore delle lastre;
- un ottimo fattore solare: il fattore solare indicato con le lettere “FS” o “G”, indica la quantità di calore che entra attraverso il vetro. Nella scelta è importante bilanciare questo valore per ottenere un microclima interno ottimale in ogni stagione. Un buon fattore solare incide anche sull’ottimizzazione dei consumi energetici, perché un ambiente irradiato per molte ore in maniera naturale richiede meno energia per riscaldarsi;
- un buon grado di isolamento termico: per risparmiare sui consumi, l’isolamento termico è un altro fattore importante. Viene calcolato mediante Trasmittanza Termica, la grandezza fisica che misura la quantità di valore medio tra due ambienti con temperature differenti. L’unità di misura è il W/m² K, ma viene solitamente indicato con la sigla Ug, nella quale la U sta per trasmittanza termica e g per vetro, derivante dalla parola inglese glass o glazing.
- un alto valore di isolamento acustico: l’isolamento acustico permette di lasciare fuori rumori che, soprattutto di notte o se si lavora in casa, possono risultare fastidiosi. Si misura in decibel e viene indicato con le lettere “Rw”. Più alto è l’Rw, maggiore sarà la silenziosità garantita. In Italia, la normativa stabilisce che le abitazioni devono avere un potere fonoassorbente di almeno 40 decibel;
- un elevato livello di sicurezza: abbiamo già anticipato che in Italia la normativa vigente prevede l’installazione di vetri antinfortunio. Potrebbe però servire un maggior livello di sicurezza, che nel vetro delle finestre viene definito mediante delle prove di forza, che vanno da P1A, la sicurezza minima, a P8A, la sicurezza massima indicata ad esempio per caserme o banche. Per le abitazioni, si consigliano vetri per finestre antieffrazione P4A o P5A.
Doppio o triplo vetro: quale scegliere
Un altro aspetto importante per individuare i migliori vetri per infissi è la scelta tra doppio e triplo vetro. C’è ancora molta confusione tra le due definizioni e spesso si rischia di scegliere il modello non proprio adatto alla propria abitazione, perché non si conoscono bene le differenze tra i due e i vantaggi che apportano.
Doppio vetro: pro e contro
Il doppio vetro, chiamato anche vetrocamera, è un vetro per finestre costituito da due vetri distanziati tra loro che formano una camera d’aria. L’aria funge da isolante, ma per aumentarne l’efficienza si possono anche aggiungere gas come l’argon e il kripton.
Il doppio vetro ha una buona trasmittanza luminosa e un buon isolamento termoacustico. È anche un tipo di vetro per infissi sicuro e leggero. Ha però lo svantaggio di non poter essere installato ovunque, soprattutto nelle abitazioni esposte a climi freddi.
Triplo vetro: pro e contro
Il triplo vetro è una vetrocamera che si compone di tre vetri distanziati, che vanno a creare due camere d’aria. Permette, dunque, un isolamento termico più elevato ed è anche più sicuro, anche perché lo spessore del vetro di queste finestre è maggiore.
Ha però una serie di svantaggi da considerare: costi più alti, minore trasmittanza luminosa e peso maggiore. È ideale per le case esposte a climi freddi o a forti escursioni termiche.
Prima di installarlo è però fondamentale verificare anche lo spessore delle pareti su cui poggerà e il grado di isolamento termico della casa, perché, se non è elevato, l’effetto isolante di questi vetri per infissi si riduce, considerando che le dispersioni arrivano dalle mura.
Il triplo vetro, inoltre, proprio per la sua elevata azione isolante, dev’essere inserito in un telaio con canalina termica, altrimenti la differenza di temperatura tra interno ed esterno potrebbe portare alla formazione di condensa sui vetri con conseguente aumento del livello di umidità degli ambienti e rischio di formazione di muffa sui muri.
Spessore del vetro delle finestre
Lo spessore del vetro delle finestre varia a seconda della tipologia di vetri per infissi che si sceglie. Se si opta per la doppia o la tripla camera lo spessore aumenta, perché parliamo di più lastre di vetro poste a distanza, che creano anche uno spazio per la camera. In questo caso siamo di fronte a modelli molto spessi, che limitano anche la luminosità interna. Il range di riferimento per gli spessori si può considerare tra i 3 e i 22 millimetri.
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