La Legge di bilancio 2024 conferma la proroga dei bonus edilizi e le modifiche stabilite per alcune agevolazioni nella normativa dello scorso anno.

Molti dei bonus casa resteranno attivi fino al 31 dicembre 2024, altri arriveranno fino al 2025. L’obiettivo delle agevolazioni fiscali per le abitazioni e le strutture pubbliche è favorire la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici ricevendo una riduzione sulle spese totali che si può ottenere con sconto immediato in fattura, cessione del credito o rimborso Irpef con rate annuali di pari importo.

Per la sostituzione di porte e finestre si può accedere a diversi bonus finestre 2024 e in alcuni casi non è neanche necessario affiancare a questo intervento un più ampio progetto di ristrutturazione. La scelta dell’uno o dell’altro bonus sarà legata al tipo di lavoro che si sta effettuando e agli scopi della riqualificazione.

In questo articolo andremo ad approfondire nel dettaglio tutte le detrazioni per la sostituzione degli infissi, i requisiti per ottenere i bonus infissi e le modalità di richiesta dello sconto, che varia a seconda dell’agevolazione scelta e anche in base all’importo, poiché esistono dei tetti di spesa di cui tenere conto.

Bisogna inoltre considerare anche la tipologia di infisso da installare per la propria abitazione.

Sostituzione infissi: quale tipologia scegliere

Gli infissi sono fondamentali per garantire l’isolamento acustico e termico e per la gestione dell’illuminazione interna grazie alla luce naturale. Sono inoltre una barriera di protezione per gli ingressi indesiderati, perché possono essere realizzate con sistemi antieffrazione. In base, quindi, alla collocazione dell’appartamento e alle caratteristiche dell’edificio, il consiglio è di scegliere una tipologia di finestra per il rifacimento degli infissi che tenga conto di tutte le esigenze. Per la sostituzione degli infissi con il bonus, è importante informarsi sui modelli ad alta efficienza per rendere ancora più efficace l’investimento e avere un ritorno economico anche grazie al risparmio energetico che ne deriva. Optare inoltre per modelli di finestre efficienti permette anche di aumentare la percentuale di sconto, laddove al bonus serramenti 2024 si va anche ad aggiungere un più ampio progetto di ristrutturazione che permette all’abitazione di migliorare la propria classe energetica.

Le finestre si differenziano in base al materiale, la grandezza, le caratteristiche tecniche e le modalità di apertura.
I materiali più utilizzati per le finestre sono il PVC, il legno e l’alluminio e si possono realizzare in diverse forme, a seconda della forma della finestra e del suo utilizzo. Ci sono, ad esempio, le classiche finestre a due ante, le porte finestre per accedere a balconi e giardini e le finestre a vasistas con apertura in alto da installare in mansarde, sottotetti o in luoghi che non hanno un affaccio esterno, come garage e seminterrati. Possono inoltre essere dotate di tapparelle, tende per schermarsi dal sole e sistemi antieffrazione, indicati soprattutto per le finestre facilmente accessibili nelle zone residenziali o nei piani più bassi delle abitazioni isolate.

Per quanto riguarda l’isolamento termico e acustico, gli infissi a taglio termico in alluminio sono i più performanti, perché uniscono la resistenza e la lavorabilità del materiale alle ottime capacità di conduzione del calore e alla riduzione dei rumori.

Il PVC è invece consigliato per l’ottimo rapporto qualità/prezzo e per la facilità di pulizia e manutenzione.
Il legno è un materiale con un ottimo isolamento termico e acustico, ma ha un costo di base mediamente più alto rispetto ad altri materiali e richiede maggiore attenzione per quanto riguarda la manutenzione.

Risente infatti dell’azione degli agenti atmosferici e quindi va periodicamente trattato per evitare che si rovini. Nelle zone fortemente battute dal vento o in prossimità del mare, ad esempio, il legno tende a usurarsi con maggiore facilità.

Sostituzione infissi: bonus sicurezza 2024

Per la sostituzione delle finestre con il bonus, una detrazione molto utile confermata anche per il 2024 è il bonus sicurezza, che può essere richiesto anche senza un intervento di ristrutturazione dell’abitazione.

Questa agevolazione si consiglia se l’esigenza principale è aumentare la sicurezza dell’abitazione. Il bonus sicurezza prevede una detrazione fiscale del 50% sull’installazione di sistemi di antifurto, impianti di sorveglianza e allarme e per la sostituzione di infissi e accessori legati alla sicurezza, come porte blindate, inferriate, persiane e tapparelle di sicurezza.

Il tetto di spesa per questa tipologia di detrazione per il cambio infissi con il bonus è di 96,000 euro e la somma da ricevere si può detrarre in 10 rate annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi.

L’incentivo è valido fino al 31 dicembre 2024 e rientra tra i bonus infissi 2024 senza ristrutturazione.

Sostituzione infissi: bonus ristrutturazione 2023

Per cambiare gli infissi con il bonus, il bonus ristrutturazione è il più utilizzato e anche il più consigliato perché è il più semplice da ottenere e tra i più efficaci. Non richiede infatti particolari requisiti e consente di avere una detrazione del 50% su interventi che riguardano la manutenzione, il risanamento conservativo, il restauro e la ristrutturazione di un edificio. Si può applicare sia ad abitazioni singole sia a condomini e questo tipo di bonus infissi è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. Gli incentivi per la sostituzione infissi previsti nel bonus ristrutturazione possono essere richiesti con rateizzazione dall’Agenzia dell’Entrate in 10 anni con rate annuali di pari importo, con sconto immediato in fattura o con cessione del credito. Un elemento che rende questa agevolazione da preferire rispetto ad altri bonus, è che nella scelta dell’infisso o del serramento da sostituire non ci sono vincoli per quanto riguarda le misure e le caratteristiche e questo è molto importante per chi nel progetto di ristrutturazione ha previsto di fare delle variazioni rispetto alla collocazione e alla grandezza delle finestre già esistenti.

Sostituzione infissi: ecobonus 2023

L’ecobonus è un’agevolazione per la casa pensata per chi decide di riqualificare a livello energetico la propria abitazione. Rientrano nei lavori ammissibili la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro, la ristrutturazione edilizia e il risanamento conservativo e ogni lavoro deve avere come obiettivo l’ottimizzazione dei consumi, installando impianti ad alta efficienza e realizzando lavori di isolamento della casa.

Per accedere all’ecobonus infissi bisogna però considerare alcune limitazioni previste dall’incentivo:

  • gli infissi devono avere un valore di trasmittanza termica specifico in base alla zona climatica in cui ricade l’edificio;
  • le misure non possono essere modificate e i mq totali non devono essere superiori rispetto alla situazione iniziale.

L’ecobonus per gli infissi 2024 prevede una detrazione del 50% su un tetto di spesa di 120,000 euro. Si può rateizzare l’importo in 10 anni oppure richiedere lo sconto immediato in fattura o la cessione del credito. Scade il 31 dicembre 2024.

L’ecobonus per gli infissi si consiglia se la sostituzione rientra in un intervento più generale di riqualificazione. L’agevolazione, infatti, permette anche di avere percentuali maggiori di sconto se l’intervento di ristrutturazione ha un forte impatto sull’abbattimento dei consumi e delle emissioni, come il cappotto termico. È un bonus particolarmente vantaggioso per i condomini che possono realizzare opere di risparmio energetico molto importanti.

Sostituzione infissi: superbonus 110% 2024

Con la legge di bilancio 2023 il Superbonus è stato completamente ripensato, anche a seguito di una serie di problematiche relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Nel 2024, oltre a cambiare la percentuale di sconto, che si abbassa al 70%, sono stati modificati proprio i requisiti. Il bonus è rivolto a proprietari di villette e a condomini, ma il progetto deve essere orientato alla riqualificazione totale dell’edificio, partendo da interventi trainanti fondamentali, come l’installazione di impianti di climatizzazione con pompe di calore o la realizzazione di sistemi antisismici o di isolamento termico come il cappotto.

Per cambiare gli infissi con il bonus, il lavoro dev’essere correlato quindi a un intervento trainante, che consente di aumentare di almeno due classi la classificazione energetica dell’efficienza. In più, il cambio dei serramenti con questo bonus è possibile solo se non si modificano le misure e se si tratta di una sostituzione di finestre già esistenti.

Come si calcola la detrazione iva per la sostituzione infissi

Un aspetto molto importante da tenere in considerazione se si desidera accedere al bonus per il cambio infissi è informarsi su come viene calcolata l’iva sugli infissi, che varia in base all’elemento della finestra e agli accessori. Il calcolo quindi incide sul prezzo finale dell’infisso.

L’iva al 22% viene applicata sui beni significativi, ossia gli infissi esterni e interni, e l’iva al 10% per le parti staccate, ossia zanzariere, tapparelle, inferriate, elementi di rifinitura, controtelai. E se il valore dei beni non significativi supera quello del bene significativo, sarà applicata l’iva al 10% dell’intera fattura.

Il consiglio è di affidarsi ad aziende e tecnici esperti per capire se c’è la possibilità di ridurre ulteriormente le spese grazie anche al calcolo dell’iva.

Come richiedere le detrazioni per il bonus serramenti 2024

Per richiedere le agevolazioni fiscali previste per la sostituzione degli infissi 2024 è necessario conservare le fatture pagare con metodi di pagamento tracciabili, come il bonifico. In più, per usufruire degli incentivi per il cambio infissi è necessario tenere presente i requisiti stabiliti da Enea per la sostituzione delle finestre, ossia i criteri di trasmittanza termica e il rispetto delle norme nazionali e locali edilizie e urbanistiche.

Se si ottiene la detrazione per gli infissi 2024 con il superbonus o Ecobonus, vanno anche consegnati altri documenti, come l’asseverazione tecnica, l’APE e, per il superbonus il visto di conformità, in ottemperanza al decreto antifrode 157 dell’11 novembre 2021.

Per la riscossione, le modalità possibili sono tre, e variano a seconda del bonus per cambiare gli infissi al quale si accede: cessione del credito, sconto immediato in fattura e detrazione Irpef o Iras.

Per lo sconto in fattura per gli infissi 2024 si può usufruire della percentuale della detrazione direttamente al momento del pagamento, con il vantaggio di non dover anticipare l’importo. Per la cessione del credito è invece un ente terzo, come le banche, a farsi carico di scontare l’importo. Dal 17 febbraio 2023 non è tuttavia più possibile accedere allo sconto in fattura per numerosi bonus. Prima di richiederlo è fondamentale informarsi su questa possibilità.

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