Costruire una casa a risparmio energetico ha ricadute positive su diversi aspetti. Una casa green infatti permette di abbattere i consumi per l’energia e consente di vivere in spazi a basso impatto ambientale.

Da diversi anni le soluzioni in ambito edilizio si direzionano in chiave green e il boom della bioedilizia dimostra l’importante lavoro di sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente, che ha portato a una consapevolezza diffusa sia tra gli addetti ai lavori sia tra le persone in generale.

Per costruire una casa a risparmio energetico è fondamentale adottare sin da subito soluzioni che vanno nella direzione dell’abbattimento dell’impatto ambientale. Il consiglio è di affidarsi ad esperti per realizzare un progetto in linea con gli obiettivi da raggiungere.

In questa guida pratica vedremo cosa significa realizzare una casa a risparmio energetico e quali sono le soluzioni che assicurano ridotte emissioni e ottimizzazione dei consumi.

Casa a risparmio energetico: cos’è

La casa a risparmio energetico, detta anche casa passiva, è un’abitazione costruita seguendo i principi dell’architettura bioclimatica. Si definisce passiva perché per produrre energia ricorre a dispositivi passivi, che permettono di incidere meno sui tradizionali sistemi di approvvigionamento e produzione di energia.

La scelta di realizzare case a risparmio energetico si traduce in una maggiore vivibilità degli ambienti casalinghi e in un importante risparmio in termini economici.

Come realizzare una casa a risparmio energetico

Le case green fino a qualche tempo fa venivano definite “case del futuro”. Oggi sono invece una realtà e questa tipologia di costruzione è sempre più desiderata, anche perché l’obiettivo è anche quello di risparmiare in bolletta.

La casa a risparmio energetico, infatti, ha la peculiarità di avere degli impianti che consentono di ridurre il fabbisogno energetico e di rendersi energeticamente autonoma ed ecologica. In una casa a risparmio energetico l’energia usata per gli impianti di climatizzazione, gli impianti di ventilazione, gli impianti di produzione di acqua calda e gli impianti di produzione di energia elettrica è drasticamente più bassa. Questo perché ci si avvale di modalità di produzione di energia che sfruttano le fonti rinnovabili, come l’energia solare, eolica e geotermica.

A dare manforte a questi sistemi avanzati di produzione dell’energia ci sono anche altri elementi, come l’efficienza energetica degli infissi che consente di avere un isolamento termoacustico perfetto e quindi una minore necessità di energia per riscaldare o raffreddare le stanze. Analizziamo nel dettaglio tutte le fasi necessarie per realizzare una casa a risparmio energetico.

Le fasi per costruire una casa passiva

Per realizzare una casa a risparmio energetico bisogna tenere conto di diverse fasi, che seguono i vari momenti di costruzione dell’abitazione.

Il passo più importante è quello dell’isolamento termico della casa che riguarda le pareti, le finestre, il pavimento e il tetto. Un perfetto isolamento assicura una temperatura interna sempre gradevole ed evita le dispersioni, perché è come se si vivesse in un guscio protettivo.

Realizzare il cappotto termico esterno

Le pareti esterne dell’edificio sono le più disperdenti dal punto di vista dell’energia, ed è da qui che bisogna partire per avere una casa perfettamente isolata. Ci sono diverse soluzioni per proteggere le pareti dalle dispersioni. Una delle più utilizzate (e più efficaci) è la realizzazione del cappotto termico esterno, che consiste nel rivestimento delle pareti esterne della casa con uno strato di pannelli in materiale termoisolante, che fanno così da scudo alle infiltrazioni esterne e non permettono la fuoriuscita dell’aria dagli ambienti interni.

Realizzare un cappotto termico interno

Ci sono situazioni in cui il cappotto termico esterno non si può realizzare, per vincoli condominiali o architettonici. In questo caso l’alternativa è il cappotto termico interno, che prevede l’installazione di lastre isolanti sulle pareti interne e poi un rivestimento in cartongesso per non far emergere i pannelli. In questo modo si protegge l’abitazione dall’interno e il risultato è il medesimo del cappotto termico esterno.

Realizzare la facciata ventilata

Una soluzione alternativa al cappotto per l’isolamento termico della casa è la tecnica della facciata ventilata. In questo caso, per isolare l’abitazione, bisogna realizzare una camera d’aria che si forma dopo aver applicato a secco dei pannelli di spessore differente che non vanno ad aderire direttamente sulla struttura. Questa operazione si può eseguire anche su edifici già esistenti. Prima di dare il via ai lavori è però necessario verificare che non ci siano delle zone di dispersione, altrimenti l’aria rischia di entrare o uscire ugualmente e viene compromessa la stabilità delle temperature interne.

Realizzare il tetto ventilato

Creare una camera d’aria è un’idea ottimale anche per il tetto, perché permette di creare un circolo d’aria salubre che incide sulle temperature interne. La tecnica del tetto ventilato viene realizzata installando un canale, che varia di spessore in base alle esigenze, tra lo strato isolante e la copertura del tetto. Il canale in inverno favorisce la fuoriuscita del vapore acqueo, evitando così il rischio della formazione della condensa e di conseguenza la comparsa della muffa.

Installare impianti a energia rinnovabile

Utilizzare energia rinnovabile è sine qua non di una casa a risparmio energetico, perché permette di essere quasi autonomi dal punto di vista energetico e poco impattanti sull’ambiente. Ci sono diverse tipologie di impianti sostenibili a energia rinnovabile e servono per produrre acqua calda, energia elettrica e alimentare gli impianti di riscaldamento.

Il più utilizzato nelle abitazioni è l’impianto con pannelli fotovoltaici e solari termici. Collocati di solito sui tetti delle case, i pannelli fotovoltaici catturano l’energia del sole e la trasformano in energia elettrica e in energia per riscaldare l’acqua necessaria ad alimentare le condutture per l’acqua calda sanitaria e della cucina.

Installare impianti sostenibili

Una casa a risparmio energetico sceglie solo impianti sostenibili di ultima generazione. Il più efficiente da installare in casa è un impianto con pompa di calore. La pompa di calore è un impianto che si abbina a un sistema di riscaldamento a pavimento o a soffitto, che va a sostituire i termosifoni. Produce energia utilizzando l’aria dell’ambiente e permette di ottimizzare i consumi producendo solo l’energia necessaria a rendere gli ambienti confortevoli. Diventa ancora più efficiente se alimentata con energia geotermica o solare.

Gli impianti sostenibili in casa possono essere anche quelli elettrici, soprattutto se automatizzati grazie ad un sistema domotico. La domotica infatti consente in maniera del tutto automatica di controllare i consumi e di utilizzare ogni apparecchio elettrico con la massima efficienza.

Installa infissi e serramenti a risparmio energetico

A completare il progetto di una casa green ci sono le finestre, che contribuiscono all’isolamento termoacustico della casa e quindi alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale. In commercio ci sono numerosi modelli di finestre e di serramenti, che si differenziano per forma, materiale, finiture e funzioni varie, pensate per le diverse esigenze. Per quanto riguarda il risparmio energetico, la maggior parte delle finestre e delle porte è stata progettata per isolare la casa e per installarsi perfettamente con l’apertura. Bisogna tuttavia essere sicuri che le misure corrispondano e che la cornice in cui vanno inseriti gli infissi e i serramenti non presenti problemi di dispersione.

Dal punto di vista dei materiali, il discorso cambia leggermente. Il legno è un materiale non completamente isolante e richiede un’elevata manutenzione. L’alluminio ha un elevato grado di isolamento ma, in presenza di ponti termici, crea delle dispersioni. Il PVC è invece quello che garantisce un ottimo isolamento termico. L’importanza degli infissi in pvc per il risparmio energetico è data proprio dalla sua duttilità e dalla sua durevolezza, che danno certezza di efficacia anche a lungo termine.

Nella scelta dell’infisso ideale per la nuova casa è quindi fondamentale conoscere l’indice di trasmittanza termica, il valore utilizzato per calcolare l’efficacia nell’isolamento. Più è basso, maggiore è l’efficienza e il PVC risponde bene come materiale a questo valore.

Un altro aspetto importante è quello della scelta del vetro, che incide anche sulla luminosità. I più isolanti sono quelli a doppia o tripla camera, ma il consiglio è di chiedere una consulenza ad esperti per capire, anche in base alla zona climatica della casa, qual è il vetro più indicato.

Direttiva Europea Case Green

Abbiamo parlato di consapevolezza e di sensibilizzazione in merito alle questioni ambientali. C’è però da aggiungere che l’interesse a realizzare le abitazioni a risparmio energetico arriva anche da sollecitazioni esterne, come la direttiva europea delle Case Green, approvata il 14 marzo 2023, che ha indicato specifiche tempistiche e modalità ai paesi europei su come costruire le nuove case o come ristrutturarle in chiave di risparmio energetico. L’obiettivo è aumentare il tasso di riqualificazione degli edifici in Europa, ridurre le emissioni e i consumi e proseguire con maggiore positività verso la neutralità climatica entro il 2050.

Cosa prevede la Direttiva Europea Case Green

La Direttiva Europea delle Case Green ha stabilito diversi obiettivi in base al tipo di edificio. Eccoli nel dettaglio:

  • edifici residenziali: raggiungimento della classe E per tutti gli edifici entro il 2030 e della classe D entro il 2033;
  • edifici pubblici: raggiungimento della classe E entro il 2027 e della classe D entro il 2030;
  • edifici pubblici nuovi: dal 2026 tutti a emissioni zero (ZEB);
  • tutti gli edifici nuovi: dal 2028 tutti a emissioni zero.

In più ci sono varie indicazioni sull’installazione degli impianti. Eccole nel dettaglio:

  • tutti i nuovi edifici non residenziali e pubblici dal 2028 dovranno installare gli impianti solari;
  • tutti gli edifici residenziali che vengono ristrutturati dal 2032 dovranno installare gli impianti solari;
  • gli edifici nuovi e sottoposti a ristrutturazione dal recepimento della Direttiva hanno divieto di installare sistemi di riscaldamento a combustibili fossili;
  • dal 2035 tutti gli edifici avranno il divieto di installare sistemi di riscaldamento a combustibili fossili.

Unica deroga da quanto stabilito spetta agli edifici di valore storico e architettonico, ai luoghi di culto, agli immobili di edilizia sociale e alle seconde case utilizzate per meno di 4 mesi l’anno.

La Direttiva entrerà in vigore quando gli stati membri definiranno i piani attuativi per il raggiungimento degli obiettivi.

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